Prima di implementare o rinnovare la flotta carrelli elevatori è opportuno identificare la modalità più funzionale ed in linea con le reali esigenze produttive.
Il mercato offre tre soluzioni:
• Acquisto (diretto o finanziato)
• Locazione operativa senza servizio di manutenzione (con opzione di riscatto ad un prezzo definito)
• Noleggio
• Locazione operativa senza servizio di manutenzione (con opzione di riscatto ad un prezzo definito)
• Noleggio
Attraverso le prime due soluzioni il cliente diviene proprietario del bene, da subito o al momento del riscatto. La formula di noleggio invece non trasferisce la proprietà del bene ma dà diritto a disporre della piena prestazione del carrello elevatore per tutto il periodo contrattuale.
Le variabili da analizzare sono:
1. Il costo operativo: costo di manutenzione ordinaria e straordinaria, variabile ed incerto nei primi due casi, costante nel noleggio
2. Il valore produttivo o costo occulto, che può essere espresso in valore assoluto sommando:
a. la perdita economica potenziale che si genera ogni ora in cui il carrello elevatore a causa di un guasto non supporta la produzione
b. il costo derivante dall’impiego di risorse interne dedicate alla gestione del carrello elevatore (manutenzione, richieste di intervento, documenti, controllo costi)
3. Il valore residuo: ovvero il valore commerciale presunto che avrà il carrello elevatore al termine dei 5 anni di ammortamento
2. Il valore produttivo o costo occulto, che può essere espresso in valore assoluto sommando:
a. la perdita economica potenziale che si genera ogni ora in cui il carrello elevatore a causa di un guasto non supporta la produzione
b. il costo derivante dall’impiego di risorse interne dedicate alla gestione del carrello elevatore (manutenzione, richieste di intervento, documenti, controllo costi)
3. Il valore residuo: ovvero il valore commerciale presunto che avrà il carrello elevatore al termine dei 5 anni di ammortamento
Le due formule risultano dunque:
ACQUISTO > COSTO CARRELLO ELEVATORE = COSTO DI ACQUISTO + COSTO OPERATIVO + STIMA DEL VALORE PRODUTTIVO – VALORE RESIDUO
NOLEGGIO > COSTO CARRELLO ELEVATORE = CANONE DI NOLEGGIO X MESI DI NOLEGGIO
Per fare la scelta corretta occorre considerare alcuni parametri fondamentali, ovvero:
• Ritmo della produzione
• Numero di turni
• Attività svolta
• Numero di carrelli
• Numero di turni
• Attività svolta
• Numero di carrelli
Un’attività gravosa svolta ad un ritmo produttivo elevato ed articolata in più turni di lavoro, potenzialmente aumenta il livello dei costi variabili e del valore produttivo. Le medesime condizioni porteranno ad un abbassamento del valore residuo sotto la quotazione media del valore commerciale post ammortamento. Il numero di mezzi funge da moltiplicatore sia per l’aumento dei costi variabili sia per la perdita complessiva di valore commerciale.
Quando i parametri indicano chiaramente che è meglio orientarsi verso una formula di noleggio perchè la stima dei costi variabili supera la soglia massima di rischio, il percorso è abbastanza obbligato. Al contrario è diffuso l'errore di utilizzare il noleggio come uno strumento finanziario per dilazionare la spesa anche nei casi in cui non ne sussistono i requisiti. Questa scelta comporta un aggravio di costi ingiustificati ed assai più onerosi del tasso d'interesse corrente.
Analizzare correttamente il fabbisogno e fare una stima precisa dei costi prodotti dalle variabili in gioco, permette di individuare sempre la soluzione opportuna.
Le abilità per risparmiare con il carrello elevatore